Tutti parlano di DeepSeek: di quanto funziona bene, di quanto è costato poco, di come riesce a utilizzare chip meno potenti e di come consumi poca energia. E di fronte alle reazioni dei mercati, che hanno portato a brusche flessioni (peraltro subito ridimensionate) del valore dei titoli delle società tecnologiche che più apparivano attrezzate per il futuro dell’intelligenza artificiale, il commento più diffuso è stato: nella battaglia per la supremazia tecnologica gli Stati Uniti stanno cedendo il passo alla Cina.
Open Source o Proprietario
DeepSeek: non è guerra Usa-Cina, è libertà contro controllo
La startup cinese DeepSeek sfida i giganti tech con un approccio open source all’AI. Non una competizione tra nazioni, ma tra filosofie: sistemi aperti contro proprietari, con implicazioni profonde per il futuro dell’innovazione tecnologica
Professore di diritto della proprietà intellettuale nell'Università di Parma Partner di Hogan Lovells Studio Legale

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