Midjourney Video V1 è online: il primo, significativo passo dell’azienda verso la generazione automatica di contenuti video mediante intelligenza artificiale.
Il nuovo generatore di video di Midjourney si colloca all’interno di un contesto in rapido mutamento che vede la convergenza tra linguaggio naturale, visualizzazione sintetica e dinamiche creative guidate dall’utente.
Questo debutto inaugura una nuova fase per la generazione audiovisiva assistita dall’AI, un’area di ricerca e sviluppo che fino a pochi mesi fa era ancora fortemente sperimentale e vincolata a laboratori di ricerca avanzata.
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Midjourney Video V1: caratteristiche principali
Il lancio ufficiale di Video V1, avvenuto tra il 18 e il 19 giugno 2025, ha segnato l’introduzione di una modalità image-to-video che consente di trasformare immagini statiche in brevi animazioni coerenti e stilisticamente uniformi.
La durata iniziale delle clip è di 5 secondi, ma può essere estesa fino a circa 21 secondi attraverso successivi incrementi da 4 secondi ciascuno. Questa capacità, pur semplice nell’interfaccia, richiede un’elevata complessità computazionale, che coinvolge sofisticati meccanismi di interpretazione semantica, simulazione del movimento e interpolazione tra fotogrammi, supportati da modelli di deep learning addestrati su milioni di immagini e pattern visivi.
Come usare Video V1
Il funzionamento di Midjourney Video V1 è concepito per essere accessibile anche a utenti non tecnici. Una volta generata o caricata un’immagine nell’interfaccia web o sul canale Discord ufficiale, compare il pulsante “Animate”.
A quel punto, l’utente può selezionare tra diverse modalità di animazione, come “–motion low”, che limita i movimenti agli elementi interni all’immagine, oppure “–motion high”, che include anche movimenti della telecamera come panoramiche, zoom o rotazioni prospettiche.
L’elaborazione produce quattro animazioni distinte per ciascuna immagine, permettendo così una scelta basata su preferenze estetiche o esigenze specifiche del progetto. Ogni video è restituito in formato .mp4, privo di audio e con risoluzione standard (480p). Nonostante il formato relativamente contenuto, la qualità visiva complessiva si distingue per nitidezza, coerenza stilistica e una resa artistica spesso superiore a quella di altri strumenti image-to-video attualmente disponibili.
Motion prompts
Uno degli elementi che rende Midjourney Video V1 particolarmente interessante per designer, artisti digitali e storyteller è l’introduzione dei “motion prompts”. Questi comandi testuali guidano l’algoritmo nella definizione del tipo di animazione desiderata, trasformando il prompt in movimento visivo. La piattaforma ha reso disponibile anche una sezione pubblica, chiamata “Explore”, dove è possibile consultare i contenuti generati dagli utenti. Questo archivio consente di osservare le potenzialità effettive del modello attraverso esempi concreti.
Esempi di video con Midjourney Video V1
Tra i video più rappresentativi consultabili in Explore troviamo:
- Una scena urbana realistica, con pioggia intensa che cade su una strada tra alti edifici. Il prompt richiama una fotografia scattata con una Canon EOS 5D, e l’animazione rende visibili schizzi d’acqua, riflessi delle luci urbane e il movimento della pioggia che crea cerchi concentrici sull’asfalto bagnato. Guarda il video
- Un’animazione cinematografica ambientata nella Prima Guerra Mondiale, con biplani in combattimento aereo sopra un paesaggio devastato. Il cielo è attraversato da traccianti, fumo e detriti mentre il sole sorge sullo sfondo. Il prompt evidenzia l’uso di una camera Sony Venice con drone rig, enfatizzando un’estetica da kolossal bellico. Guarda il video
- Una scena idilliaca che alterna la vista sopra e sotto il livello del mare: una barca a vela su acque trasparenti e, sott’acqua, coralli e rocce illuminati dalla luce solare. Il video è ispirato allo stile National Geographic, con un prompt che simula una Nikon D850 e la tecnica della fotografia naturalistica. Guarda il video
- Un racconto visivo di tipo biblico, che mostra una donna inginocchiata nella sabbia mentre una mano maschile si protende verso di lei. L’ambientazione desertica e la luce drammatica rendono l’animazione emotivamente intensa, valorizzando la tensione narrativa suggerita dal prompt. Guarda il video
Nonostante le potenzialità, Midjourney Video V1 presenta alcune limitazioni. La risoluzione è fissata a 480p e i video sono privi di audio, due fattori che limitano l’uso in contesti professionali avanzati come pubblicità o cinema. Mancano strumenti di editing evoluto come keyframe, timeline, gestione delle tracce o sincronizzazione. Inoltre, alcuni esempi visibili su Explore mostrano piccole incoerenze nei movimenti o effetti visivi poco realistici, come scie d’acqua statiche o interazioni non perfettamente coerenti con l’ambiente. Tuttavia, va notato che si tratta di limiti legati alla fase iniziale del modello, che si presenta come uno strumento esplorativo e creativo piuttosto che una suite di produzione definitiva.
Midjourney Video V1: aspetti tecnici
Sul piano tecnico, la generazione video con Midjourney è particolarmente onerosa in termini di calcolo. Ogni secondo di video richiede circa otto volte il tempo GPU utilizzato per un’immagine statica. Questo comporta un consumo rapido dei crediti GPU disponibili. Per compensare, Midjourney prevede due modalità operative: “Fast Mode” e “Relax Mode”, quest’ultima disponibile solo per utenti Pro e Mega. In Fast Mode, l’elaborazione è prioritaria ma limitata in termini di tempo mensile, mentre in Relax Mode è possibile generare contenuti senza limiti stringenti, ma con tempi di attesa più lunghi.
Sotto il profilo economico, Midjourney Video V1 si distingue per l’accessibilità: l’abbonamento base parte da 10 dollari al mese. Considerando che la generazione di un secondo di video costa quanto un’immagine, si ottiene un rapporto costo/beneficio interessante rispetto a concorrenti come OpenAI Sora, Google Veo e Runway Gen-4, che offrono video con risoluzioni superiori e durata maggiore ma a costi molto più elevati e accessi selettivi. Questo posiziona Midjourney come strumento competitivo per creator indipendenti, insegnanti, designer, startup e piccole imprese creative.
I problemi legali
Da non trascurare il contesto legale: l’11 giugno 2025, Disney e Universal hanno avviato un’azione legale contro Midjourney accusando la piattaforma di aver generato video contenenti personaggi protetti da copyright. Malgrado i filtri implementati per bloccare la generazione di contenuti riconoscibili (come Elsa, Shrek o Yoda), diverse testate giornalistiche, tra cui Wired e The Verge, hanno dimostrato che tali restrizioni possono essere aggirate con varianti linguistiche o immagini di input sottilmente alterate. La controversia solleva importanti interrogativi sulla responsabilità delle piattaforme AI e sulla necessità di un quadro normativo chiaro per la generazione di contenuti sintetici.
Midjourney Video V1: i prossimi passi
Le prospettive future delineate dal team di Midjourney sono ambiziose: oltre alla risoluzione HD e al supporto per l’audio, sono in fase di sviluppo funzionalità come il controllo narrativo tramite storyboard, l’integrazione di video in sequenza, l’interazione con input 3D e persino la generazione video in tempo reale.
Si prevede l’integrazione con modelli multimodali capaci di elaborare congiuntamente immagini, testo, suoni e movimento per realizzare esperienze narrative più complesse e coinvolgenti. Questi sviluppi potrebbero trasformare Midjourney in una piattaforma di produzione audiovisiva autonoma e altamente personalizzabile.
In definitiva, Midjourney Video V1 non è ancora una piattaforma matura per la produzione cinematografica o pubblicitaria, come confermato dalla limitata risoluzione, dall’assenza di audio e dalla mancanza di strumenti professionali di editing. Tuttavia, rappresenta una svolta importante e verificabile nel campo della generazione AI video.
È una soluzione concreta per la prototipazione creativa, accessibile nei costi, tecnicamente già funzionante e visibile nella sezione pubblica “Explore” del sito ufficiale. Il suo impatto va compreso a pieno titolo non solo in termini tecnologici, ma anche per le implicazioni sociali (ad esempio nei processi creativi condivisi), economiche (per i modelli di business dell’industria creativa) e giuridiche (soprattutto sul fronte della proprietà intellettuale).
La traiettoria evolutiva di questa tecnologia, già tracciata in parte dal team di Midjourney, è destinata a influenzare il rapporto tra automazione visiva e creatività umana, ridefinendo le modalità con cui contenuti dinamici vengono ideati, generati e fruiti.