Il recente caso del blocco di DeepSeek da parte del Garante privacy italiano [1] offre l’occasione per una riflessione approfondita sul rapporto tra il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) europeo e la Personal Information Protection Law (PIPL) cinese. Al di là delle specifiche questioni di compliance che hanno portato al blocco del servizio di intelligenza artificiale cinese, è interessante analizzare la comparazione effettuata dal Garante tra i due sistemi normativi, partendo dal presupposto della conservazione dei dati personali dei cittadini UE in Cina e della loro conseguente esposizione ad un regime potenzialmente meno garantista di quello europeo[2].
il confronto
Gdpr e Pipl: perché tra Cina e UE c’è un abisso nella privacy
L’analisi del confronto tra il GDPR europeo e la PIPL cinese emerge come un tema cruciale, soprattutto nel contesto dell’uso di servizi digitali cinesi in Italia
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