La Sentenza (n. 170/2023) con la quale la Corte Costituzionale ha appena risolto la questione del conflitto di attribuzione tra Senato e Procura della Repubblica di Firenze nato a seguito del sequestro da parte della seconda, tra l’altro, di alcuni messaggi scambiati via Whatsapp dal Senatore Matteo Renzi è bella, importante, scritta in maniera mirabile e, soprattutto, retta da un rigore logico insuperabile.
Diritto e tech
Consulta: Whatsapp è “corrispondenza”. Scorza: “Perché è una sentenza significativa”
La Sentenza (n. 170/2023) della Corte Costituzionale stabilisce che Whatsapp e i messaggi elettronici hanno valore costituzionale di corrispondenza. Bene, ma siamo troppo lenti: nell’era della tecnologia dovremo cambiar il modo di fare e interpretare le leggi
Autorità Garante Privacy

Continua a leggere questo articolo
Canali